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Telecamere e sicurezza urbana: “Il grande equivoco”

Isabella Vitale: "Niente finanziamento e poche telecamere. L'estate è alle porte ma i problemi sono vecchi"

da Redazione
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CEGLIE MESSAPICA – Riceviamo e pubblichiamo nota a firma della consigliera comunale di “Radici d’Impegno”, Isabella Vitale.  sulla questione sicurezza e videosorveglianza a Ceglie Messapica. 

E’ ben noto che per ogni argomento umano c’è una posizione manifestata, poiché ovviamente ognuno di noi “sente” in maniera diversa le questioni. Sulla sicurezza urbana, tema che mi sta a cuore da sempre, molte volte mi sono espressa trovando anche molti nemici sulla mia strada (dandomi della inutile allarmista quando mi è andata bene). Una delle questioni cardine in tema di sicurezza urbana è quello di un efficace sistema di videosorveglianza; tralasciando i tempi del sindaco Luigi Caroli che ha consegnato la città al sindaco Angelo Palmisano, va detto che a Ceglie Messapica un buon sistema di videosorveglianza non ha mai funzionato, pur avendo anche in questo settore investito un bel po’ di soldi pubblici.

Il sistema di videosorveglianza è stato un tema molto dibattuto in campagna elettorale, durante la quale si proponeva un sistema di videosorveglianza finanche affidato ad istituti di vigilanza privati. A garantire serenità e azioni finalizzate alla sicurezza era proprio il candidato sindaco Angelo Palmisano in un confronto pubblico in Piazza Plebiscito con gli altri candidati sindaci. Ad oggi però nulla di quanto promesso è stato realizzato. Ma andiamo con ordine.

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Il 3 ottobre 2020 sulla pagina di Brindisireport.it viene pubblicato un articolo dal seguente titolo: “Sicurezza, un patto con la prefettura per ampliare la videosorveglianza”. Nel corpo dell’articolo si legge che il commissario straordinario del Comune di Ceglie Messapica, Dott.ssa Cicoria, aveva appunto approvato il progetto definitivo nonché firmato il patto con la Prefettura di Brindisi per l’attuazione della sicurezza urbana che avrebbe avuto come conseguenza l’ammissione a finanziamento statale dell’istallazione del nuovo sistema di videosorveglianza. Il progetto che avrebbe dovuto attuarsi in maniera definitiva tra marzo e giugno 2021 sarebbe stato oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per le modalità di impiego e per ogni aspetto operativo e richiedeva una copertura economica statale di circa 70mila euro.

Il nuovo impianto avrebbe ampliato in maniera significativa la parte della città sottoposta a controllo dove erano già presenti 44 telecamere che interessavano l’ampia area della zona centrale storica, mentre le sette nuove telecamere sarebbero state installate nei punti di accesso della città quindi: incrocio via Don Rocco Gallone via Foggia Vetere; via Ostuni incrocio con Cisternino; incrocio via dell’artigianato via Ricci; incrocio via Francavilla via Emilia-Romagna; incrocio via Francavilla via Sant’Anna; incrocio via Francavilla via 2 giugno e incrocio via Francavilla via del lavoro.

Il 10 dicembre 2021 sempre  sul portale di Brindisireport.it viene pubblicato un altro articolo dal titolo: “Videosorveglianza contro rapine e furti: 12 Comuni presentano progetti”. Si leggeva che i progetti vengono presentati dopo l’approvazione del Comitato provinciale. Nello stesso articolo si legge che l’impegno del Prefetto Carolina Bellantoni era quello di sensibilizzare i sindaci dei Comuni della provincia alla sottoscrizione dei patti per l’attuazione della sicurezza e installazione di sistemi di videosorveglianza, proprio perché queste iniziative si collocano nel solco del decreto legge 20 febbraio 2017 numero 14 recante (disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città) e in questo decreto venivano appunto privilegiati gli strumenti di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa predatoria attraverso l’istallazione di sistemi di videosorveglianza. In quel momento storico c’erano 27 milioni di euro a disposizione dei Comuni che presentavano i progetti.

12 erano i Comuni citati nell’articolo, tra questi vi era il Comune di Ceglie Messapica. Quindi Ceglie Messapica nel dicembre 2021 partecipa a questo bando.  Nell’agosto 2022 in seguito a numerose segnalazioni relative a problemi nel centro storico, protocollavo una interrogazione con la quale chiedevo quante telecamere fossero funzionanti. Mi veniva risposto che le telecamere installate sono 44, ma funzionanti 13. Mi veniva altresì comunicato che era stata pubblicata una manifestazione di interesse per il nuovo affidamento della manutenzione alla quale avrebbe dovuto seguire a breve  l’indizione di una gara ( 25.08.2022).

Alcuni mesi dopo,  a Ceglie Messapica si verificano episodi di microcriminalità e soprattutto una lite tra adolescenti. Inizia a parlarsi sempre più insistentemente di sicurezza urbana. Sull’argomento sono intervenuta con una intervista sulla pagina CeglieOggi, ho protocollato una richiesta al Sindaco di incontro urgente, alla quale ovviamente non ricevevo risposta. I primi di gennaio e a seguito di un ulteriore interrogazione, l’Assessore Idrontino mi informava che i problemi relativi alla videosorveglianza erano quelli relativi a un malfunzionamento delle 13 telecamere, che avevano bisogno di un reset periodico ovvero di un riavvio manuale del sistema di videosorveglianza direttamente dal CED dell’ente effettuato direttamente dalla polizia locale che si occupa della centrale operativa. In sostanza mi diceva che le telecamere funzionati erano 11 e che il funzionamento era intervallato da molteplici reset, e quindi praticamente non funzionavano.

Anche a gennaio 2023  l’Assessore dichiarava che stava per partire un servizio di manutenzione ordinaria all’impianto per la durata di 18 mesi. In concomitanza però con il periodo natalizio nella città di Ceglie Messapica vengono purtroppo realizzati molti  furti nelle abitazioni private e quindi ovviamente la protesta era molto forte. I cittadini chiedevano a gran voce comunque più sicurezza e proprio in quei giorni il Sindaco viene quindi chiamato in Prefettura per siglare il patto per la sicurezza urbana, ovviamente non viene chiamato soltanto il sindaco Palmisano, ma anche gli altri sindaci della provincia di Brindisi. Tutto questo viene gestito sempre con grande distacco da parte del Sindaco, non solo nei confronti dei consiglieri di opposizione, ma anche dei cittadini. Tanto è vero che anche quando abbiamo chiesto la convocazione del consiglio comunale monotematico, proprio sulla sicurezza, il Sindaco ha tranquillamente ribadito che non era necessario il consiglio comunale, il problema era superato dal fatto che lui aveva firmato il patto per la sicurezza, che avevano presentato un nuovo progetto di videosorveglianza ( predisposto in fretta e furia il 30 dicembre 2022).

Nello stesso giorno del consiglio comunale infatti viene pubblicato un articolo su Brindisireport.it dove appunto si leggeva che la Prefettura aveva approvato i progetti di videosorveglianza presentati da nove comune della provincia, tra questi vi era  Ceglie Messapica. Come detto il 22 febbraio 2023 viene anche svolto il consiglio comunale, durante il quale il sindaco Palmisano cerca di spiegare all’opposizione quanto eravamo incapaci di comprendere che cosa effettivamente egli fosse andato a firmare in Prefettura; che il patto per la sicurezza non era niente di straordinario; che lui in realtà della sicurezza dei cittadini si occupava tutti i giorni.

Sulla questione videosorveglianza ed effettivo funzionamento delle telecamere, auspicato da tutti, il Sindaco ci ha tenuto a sottolineare nel consiglio comunale che poi non era rilevante se l’autore di un reato venisse preso con la registrazione di una telecamera di un privato o della pubblica amministrazione, l’importante era che appunto che  fosse stato preso. Questa affermazione e l’atteggiamento del Sindaco nel consiglio comunale del 22 febbraio 2023 sono la prova provata di quanto il sindaco Angelo Palmisano tenga a cuore il problema della sicurezza urbana. Ma c’è di peggio, il Sindaco in consiglio comunale ci lasciava con l’impegno che da lì a poco avremmo avuto un nuovo ed efficiente sistema di video sorveglianza in grado di leggere le targhe, sottolineando ancora una volta l’inutilità del vecchio sistema, per il quale qualche mese prima l’assessore predisponeva la gara per la manutenzione. Inoltre non si capiva bene se avevamo partecipato ad un finanziamento o avevamo solo presentato un progetto.

Per alcuni mesi di sicurezza urbana a Ceglie Messapica non si è più parlato, anche perché ad onore del vero, la presenza incessante sul territorio delle Forze dell’Ordine ha di fatto avuto dei risultati evidenti in termini di sicurezza, ma resta il dilemma profondo: Ceglie Messapica ha, avrà, non ha, non avrà un sistema di videosorveglianza? A questa domanda ha risposto ancora una volta la stampa locale, attraverso la quale abbiamo appreso due notizie. La prima è che il nostro caro Sindaco ancora una volta si è recato a Brindisi in prefettura il 9 giugno 2023 per siglare, insieme ai Comuni di Francavilla Fontana, Ostuni e San Pietro Vernotico, il patto per la sicurezza urbana. Cosa di cui non è stato assolutamente informato nessun consigliere comunale, contrariamente all’impegno assunto in consiglio comunale il 22 febbraio. Si legge nell’articolo che l’adesione al patto consentirà ai Comuni di avanzare richieste di accesso ai finanziamenti statali per installare nuovi impianti di videosorveglianza.

Dopo non più di tre giorni abbiamo letto sempre in una testata giornalistica: “Brindisi, finanziati i progetti di videosorveglianza di sei comuni della provincia”. Tra i sei Comuni della provincia ai quali sarà destinata una somma complessiva di  € 1.450.000 anche questa volta non è compreso Ceglie Messapica. Quindi mi chiedo: cosa non funziona esattamente in tutta questa procedura, come possibile che il sindaco Palmisano firma i patti per la sicurezza, l’amministrazione predispone il progetto, viene approvato dal Comitato, e poi puntualmente il progetto del Comune di Ceglie Messapica non viene finanziato. L’impianto di videosorveglianza è una misura per la sicurezza del territorio e garantisce ai cittadini ma anche ai molti turisti che frequentano la città di Ceglie Messapica in questo periodo, il diritto di trascorrere delle serate tranquille nelle proprie abitazioni, poiché garantisce anche il controllo del territorio. Inoltre a questo punto bisogna capire le 11 telecamere funzionanti l’estate scorsa nel centro storico ad oggi sono attive? Insomma estate nuova, problemi vecchi.

 

 

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